Confabitare- Associazione proprietari immobiliari ha partecipato all’audizione presso la IV Commissione
Politiche dell’Unione europea del Senato presieduta dal senatore Giulio Terzi di Sant’Agata, già ministro
degli affari Esteri, fatta sulla proposta di regolamento relativo alla raccolta e alla condivisione dei dati
riguardanti i servizi di locazione di alloggi a breve termine. L’obiettivo della proposta era di armonizzare e
migliorare la generazione e la condivisione dei dati relativi alle locazioni di alloggi a breve termine in tutta
l’Unione europea e di aumentare la trasparenza nel settore.
Il Presidente nazionale di Confabitare. Alberto Zanni, commenta in questo modo: «la normativa dovrebbe
aiutare i proprietari corretti e rispettosi delle norme di legge, senza gravarli di oneri fiscali e burocratici che
potrebbero limitare un comparto fondamentale per l’economia del paese. Spero che il nuovo regolamento
sia valutato nel pieno e rigoroso rispetto delle norme del Gdpr e dello Statuto del Contribuente>>. Luca
Capodiferro, presidente del Centro studi di Confabitare e rappresentante di Confabitare durante
l’audizione, ha sottolineato l’importanza di essere cauti nel regolamentare le locazioni brevi turistiche per
evitare fenomeni simili a quelli presenti nella telefonia. «Per quanto riguarda la gestione dei dati –
commenta Capodiferro – ho auspicato l’allineamento della normativa europee, al fine di uniformare le
regole tra i vari paesi. Tuttavia, ho sottolineato la necessità di essere cauti, al fine di evitare comportamenti
scorretti da parte di chi intende aggirare le regole. Come esempio, ho fatto riferimento al fenomeno della
telefonia, dove a volte, nonostante le regole stringenti imposte ai proprietari e ai portali, qualcuno apre un
call center su un portale non autorizzato, accaparrandosi i dati degli utenti per poi utilizzarli a proprio
vantaggio. In definitiva, ho ribadito l’importanza di evitare questi comportamenti>>.
Dibattito a livello europeo Capodiferro riporta che <<durante l’incontro c’è stato molto fermento e non ci siamo concentrati solo sugli aspetti legati al trattamento dei dati, ma abbiamo anche affrontato il tema caldo delle locazioni turistiche brevi.
Questo perché si tratta di un settore che richiede una regolamentazione>>.
<< Spero in una semplificazione delle procedure burocratiche e una riduzione degli oneri fiscali a carico dei proprietari- aggiunge Alberto Zanni- al fine di favorire la crescita del settore turistico e garantire maggiore competitività rispetto ad altri paesi europei, visto che la situazione regolamentare degli affitti brevi in Italia è ancora molto frammentata e disomogenea: alcuni regioni Italiane hanno adottato leggi e regolamenti specifici per regolamentare le attività di locazione turistica, stabilendo requisiti per la sicurezza e la qualità degli alloggi, nonché procedure per la registrazione e la tassazione delle locazioni. Tuttavia le regole e le normative possono variare notevolmente a seconda della regione o del comune in cui si trova l’alloggio>>. <<Il
fenomeni degli affitti brevi- continua Capodiferro- sta causando problemi in importanti città come Venezia,
ma anche all’estero, ad esempio in Portogallo.
Queste locazioni turistiche possono rivitalizzare alcune zone, ma stanno anche aumentando i prezzi degli affitti tradizionali in modo esponenziale.
Questo fa sì che i proprietari chiedano affitti troppo elevati, rendendo impossibile pe molte persone pagare l’affitto.
Se i proprietari non riescono a trovare inquilini a breve termine, le case rimangono vuote o, se i prezzi salgono troppo, vengono utilizzate solo per il turismo, snaturando l’urbanizzazione.
Questo porta anche al fatto che le persone non possono trovare una casa e sono costrette a lasciare la città>>.
<<Il settore turistico è uno dei più importanti per l’economia del Paese e non si può pensare di danneggiarlo con norme assurde.
Va regolamentato, ma non può essere considerato un mondo parallelo.
Ho suggerito di ripensare il modo in cui le locazioni turistiche brevi vengono gestite da un punto di vista
civile e fiscale.
Attualmente, queste locazioni sono disciplinate da decreti, leggi regionali, adeguamenti
comunali e circolari dell’agenzia dell’entrate, che sostituiscono il vuoto legislativo.
Ho proposto – conclude Capodiferro – di riaprire il tavolo sindacale che ci fu nel 2016, estendendolo al ministero del Turismo e alle associazioni rappresentative dei portali e del turismo, come Federturismo, Federalberghi.
Questo tavolo potrebbe essere la base per una seconda parte dell’accordo nazionale che disciplina le locazioni turistiche brevi, mettendo dei paletti e regolamentando le questioni civili e fiscali. In questo modo si avrebbe un contesto normativo uniforme, con la possibilità di adeguamenti a livello territoriale>>.
Per tutti questi motivi, Confabitare ritiene che si necessiti di un maggiore coordinamento a livello nazionale.
Si ringrazia: A. Zanni -Presidente Nazionale Confabitare