Ogni anno gli incendi causano una perdita di valore del patrimonio immobiliare pari a circa l’1% del PIL. L’Annuario Statistico 2022 del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco attesta che l’anno scorso gli incendi in luoghi di civile abitazione, ambienti a uso particolare come le scuole ed esercizi commerciali sono stati oltre 52.000, ovvero circa il 20% del totale delle operazioni di assistenza e soccorso dei VV.F. 

Anche recenti notizie di cronaca in Lombardia suggeriscono la necessità di intervenire su edifici pubblici, come gli ospedali, sui quali sarebbero stati installati pannelli non adeguati dal punto di vista della sicurezza antincendio; gli stessi che hanno causato l’incendio di Torre del Moro, in via Antonini a Milano. 

La sicurezza antincendio degli edifici è stato il focus del convegno, tenutosi nell’ambito del salone SAIE e organizzato da Confabitare e Rockwool, allo scopo di alimentare il dibattito sull’efficacia del quadro normativo in materia di sicurezza antincendio nel proteggere la vita delle persone e la proprietà immobiliare. 

Hanno partecipato esperti del settore, associazioni di tutela dei proprietari immobiliari e rappresentanti politici: Ing. Luigi Ferraiolo, Direttore Vicedirigente, responsabile dell’Ufficio Prevenzione della Direzione Regionale Vigili del Fuoco Emilia  Romagna, Ing. Samuele Sassi, Esperto di sicurezza antincendio, Ing. Enzo Cattarina, Esperto in efficientamento energetico, Ing. Claudio Gamberi, Esperto sicurezza antincendio, Arch. Marco Filippucci, Presidente dell’Ordine degli Architetti di Bologna, Ing. Andrea Gnudi, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Bologna, Prof. Marcello Balzani dell’Università di Ferrara, Presidente Clust – ER Build e On. Erica Mazzetti. 

Dall’incontro intitolato “Incendi nell’edilizia e facciate. La sicurezza degli edifici: la nuova normativa antincendio sulle facciate elimina i rischi?” è emersa la necessità di una maggiore attenzione alle soluzioni e ai materiali installati, per ridurre il rischio di incendio. I relatori hanno evidenziato che la prevenzione degli incendi si basa sull’attuazione di strategie antincendio che tengano conto delle specificità dell’edificio e del comportamento al fuoco dei materiali correttamente installati, in particolar modo in facciate e coperture, che svolgono un ruolo di primo piano nel contenimento del fuoco. Alberto Zanni, Presidente di Confabitare, ha commentato: “In Italia la tematica della sicurezza antincendio viene discussa solo a seguito di incidenti con gravi conseguenze, come quello della Torre del Moro a Milano. Confabitare intende sensibilizzare sul tema della sicurezza antincendio per favorire la diffusione di un approccio volto alla prevenzione del rischio. L’obiettivo è tutelare gli occupanti degli edifici e lo spazio in cui vivono. È quindi fondamentale affrontare tutti gli interventi di riqualificazione delle abitazioni con un occhio vigile, optando per materiali in grado di rendere sicuri e confortevoli gli edifici. 

L’impiego di soluzioni combustibili derivanti dal petrolio comporta non solo una maggiore velocità nella propagazione del fuoco in caso di incendio, ma crea anche un dilemma futuro, quando tra 30 o 40 anni, questi materiali dovranno essere smaltiti”. L’Ing. Andrea Gnudi, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Bologna, ha approfondito la tematica, evidenziando che: “La sicurezza antincendio è un tema prioritario. 

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I cambiamenti nel campo della sicurezza e delle tecnologie costruttive rendono necessari momenti di approfondimento sull’evoluzione del corpus normativo. 

È necessario comunicare in maniera chiara e precisa il legame tra sicurezza antincendio e riqualificazione energetica, al fine di poter prendere misure volte a prevenire e minimizzare i rischi”. L’Arch. Marco Filippucci, Presidente dell’Ordine degli Architetti di Bologna è intervenuto con un video messaggio e ha sottolineato: “Negli ultimi anni l’Italia sta riconoscendo un ruolo importante al risparmio energetico, tuttavia nel mercato dell’edilizia, in cui le riqualificazioni energetiche sono state spinte dagli incentivi stata li, spesso non si è posto l’accento sulla sicurezza antincendio e sul recupero dei materiali utilizzati. 

La necessità di intervenire in tempi ristretti ha obbligato in molti casi a scelte non ottimali dal punto di vista qualitativo. Si deve capire come impiegare le risorse pubbliche realizzando lavori di qualità che valutino l’apporto dei materiali in tema di sicurezza antincendio e di ciclo di vita degli stessi”. 

Paolo Migliavacca, Business Unit Director di ROCKWOOL Italia ha dichiarato: “Gli interventi di riqualificazione energetica svolgono un ruolo centrale nella riduzione dei consumi e nella lotta al cambiamento climatico. Da qui deriva la necessità di una maggiore attenzione verso l’uso di materiali isolanti, sicuri e sostenibili. Durante la fase di realizzazione della coibentazione in facciata, l’installazione dell’isolante di spessore elevato prevede che lo stesso rimanga privo di protezioni. 

Qualora sia scelto un materiale combustibile, questo crea, in caso di incendio, un elevato rischio per gli occupanti e per la proprietà stessa, in quanto favorisce la propagazione delle fiamme. In aggiunta, essendo un derivato dal petrolio, sprigiona fumi inquinanti e pericolosi per occupanti e soccorritori, causando intossicazioni e riducendo la visibilità necessaria per individuare le vie di fuga”. 

E’ evidente la necessità di una normativa più stringente sui materiali per garantire la sicurezza dei cittadini in particolar modo per gli edifici alti e quelli più sensibili, ovvero quelli abitati e frequentati dalle fasce più deboli come bambini, anziani e persone con difficoltà motorie, al fine di evitare così altri incidenti come l’edificio in fiamme di via Antonini a Milano. 

L’On. Erica Mazzetti ha affermato di avere “già suggerito per il Superbonus la richiesta di una asseverazione specifica di sicurezza antincendio per garantire che i lavori di efficientamento energetico non mettano a rischio la proprietà e la sicurezza degli occupanti” Il suo impegno ora con il nuovo Governo è continuare a portare avanti questa campagna di sicurezza, proponendo, inoltre, la definizione di incentivi strutturali per la riqualificazione degli immobili di qualunque destinazione d’uso.

 

Articolo estratto dal Periodico Confabitare